MEMORY BOX
Per una ragazza, un ragazzo cosa c’era prima dei social? Cosa c’era per loro in Libano, a Beirut durante la guerra civile che ha devastato palazzi, strade, panorami d’amore e giovinezza? Vecchi album zeppi di foto, pagine di diario intimamente inquiete, lettere tra amiche del cuore, audio cassette con incise le hit del tempo, alternate alle loro voci fresche di speranze ma screziate dall’ansia di un devastante conflitto.
Cosa succede quando tutto questo scatolone di memorie finisce sotto gli occhi della coscienza e lo smartphone di una ragazza di oggi?
Succede che quelle vecchie foto ri-fotografate a loro volta e messe in rete si mettono a scorrere sui display di tante amiche e amici, prendendo il movimento proprio dei fotogrammi cinematografici di una meravigliosa, drammatica storia d’amore.
Il tempo tragico della Storia, contro cui sono corse in tutti questi anni le vere pagine di diario e le vere lettere che la regista del film ha scritto dal 1982 al 1988 nella sua città fatta militarmente a pezzi.
Parole e immagini che oggi ricompone con il suo compagno di vita e di regia per testimoniare che il sole sopra tutte le Beirut del mondo sa ritessere, ieri e oggi, le trame della nostra esistenza.
Perché dal passato si può anche fuggire, non però dal futuro che spesso se lo trascina dietro per necessità inderogabile.
di Riccardo Tavani