Lavoratori Ceva in lotta

Lo scorso 13 aprile è stata dichiarata l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per venti lavoratori dipendenti della Ceva Logistics, che si occupano della gestione del deposito e della consegna di farmaci, anche salvavita, nel sito di Monterotondo, Roma.

La Ceva ha deciso di avviare la procedura, scrivono i sindacati, dopo aver perso la commessa della Codifi srl. A seguito di una gara aggiudicata con il criterio del massimo ribasso. Un duro colpo per le famiglie dei lavoratori, molti dei quali da moltissimi anni impiegati nella Ceva. È prevista la chiusura entro il 30 giugno. Inizia la fase dura della incertezza per i lavoratori e le loro famiglie. La vertenza seguita dai sindacati confederali che chiedono l’intervento di tutte le parti datoriali coinvolte, per salvaguardare l’occupazione.

Anche la federazione di Roma del PCI è intervenuta per sostenere i lavoratori a rischio licenziamento. Il PCI esprime la massima solidarietà nei confronti dei lavoratori e chiede con forza che sia assicurata una soluzione occupazionale adeguata per tutti. La federazione del PCI sarà al fianco dei lavoratori e li sosterrà in tutte le iniziative politico sindacali che verrano messe in campo.

La sezione del Pci “Valle del Tevere” di Monterotondo e Fiano hanno scritto al sindaco di Monterotondo chiedendogli di interessarsi alla questione, il sindaco si è impegnato direttamente nel consiglio comunale del 23 maggio scorso, per cercare una soluzione che salvi i posti di lavoro.

Le organizzazioni sindacali territoriali sono impegnate in prima persona per cercare una soluzione che tuteli l’occupazione, denunciando le logiche economiche del profitto che cancellano il diritto al lavoro. Chiedono garanzie per il futuro dei lavoratori Ceva e delle loro famiglie.

Redazione

 

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