Ecomafie: aumentano i reati

Traffico di rifiuti: i tentacoli delle mafie. Qualsiasi cosa che può essere etichettata come rifiuto passa per le mani delle mafie. Dal nord a sud, isole comprese. Tutto ciò che è da smaltire viene trasportato, smaltito, differenziato, dalle mafie e non sempre in modo legale. Anzi l’illegalità è molto più diffusa di quanto pensiamo. È boom dell’illegalità ambientale. Quattro reati accertati ogni ora nel 2019. Rifiuti sequestrati pari a una colonna di 95 mila tir lunga 1293 km. Ventimila costruzioni abusive, il 17% del totale delle nuove costruzioni. I reati ambientali crescono anche al nord in modo esponenziale. La mafia non ha confini. Il tonnellaggio dei rifiuti al nord è maggiore che al sud. Tutto si muove tra i tentacoli della piovra. Questo è quanto emerge dal “Rapporto ecomafie 2020” di Legambiente.

Disastri ambientali, la terra dei fuochi ormai si spande su tutto il territorio nazionale, ricchi affari e inquinamento. Un giro di miliardi, stimato in 19,9 miliardi di euro per il solo 2019, e dal 1995 ha raggiunto la cifra record di 419.2 miliardi di euro. Una cifra pazzesca, spartita tra imprenditori e amministratori pubblici collusi con i clan mafiosi che sono più di 371. Tre in più dell’anno precedente. Attivi in tutti gli ingranaggi del ciclo produttivo dal cemento ai rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare.

Un giro di affari illegali miliardario, in continuo aumento, il Covid ha aumentato questo giro di affari illegali. 34.648 reati accertati con un incremento del 23% rispetto al 2018. In Lombardia ci sono più arrestati per reati ambientali che in Campania o Calabria. Crescono anche i roghi. Nella terra dei fuochi sono ripresi gli incendi dolosi e gli interramenti dei rifiuti. Aumenta l’abusivismo edilizio in tutto il territorio anche per le mancate demolizioni degli abusi preesistenti. Un forte  allarme per le infiltrazioni negli appalti delle opere pubbliche. Nel 2019 ben 19 comuni sono stati sciolti per mafia. Il maggiore interesse dei clan è di gestire gli appalti di ogni tipo, dalla manutenzione delle strade allo smaltimento dei rifiuti. La corruzione ambientale cresce in ogni regione. La mafia non si ferma neanche con il Covid anzi ne trae forza gestendo ogni emergenza, sanitaria e territoriale. Enormi risultati sono stati ottenuti sul piano del contrasto da parte delle forze di polizia. Le inchieste della magistratura hanno prodotto risultati eccellenti, ma ancora c’è molto da indagare, ancora c’è molto da fare per recidere i legami della politica con le mafie.

di Claudio Caldarelli

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