Che succede in Vaticano?

Vice Coordinatore di Redazione

Quando l’anno santo della Misericordia è per i credenti e non per la “Istituzione Chiesa” …

“L’Osservatore Romano on line” del 13 maggio u.s. ha dato notizia dell’udienza di Papa Francesco con la “Unione internazionale delle superiore generali” con un articolo dal titolo: “Punto di vista femminile”. Il sottotitolo ne precisa poi il contenuto: “Utile una commissione di studio sul diaconato permanente delle donne”.
Utile una commissione di studio ? Quanta cautela, quanta prudenza per prendere atto di un cammino che altre chiese cristiane hanno intrapreso da tempo, di una realtà di parrocchie curate di fatto e per tutto da donne. Per tutto, ovviamente senza il dire messa e il confessare!

Che succede in Vaticano? Quali resistenze, quale opposizione interna rallenta il cammino di ritorno alle origini?
Nell’anno 2013 Papa Francesco istituì il “Consiglio dei cardinali per l’assistenza nel governo della Chiesa Universale e nella riforma della Curia” e ne designò come coordinatore il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga. I lavori della “commissione degli otto”, come venne chiamata, sarebbero durati due anni.
Da molti si pensò che il papa venuto dalla fine del mondo, come ha continuato e come continua a fare, avrebbe finalmente portato la chiesa a realizzare, a rendere vive le scelte del Concilio Vaticano Secondo.
Da molti si pensò che la chiesa cattolica avrebbe dato il segno della fratellanza, non della pretesa di esclusività, di unicità, di imposizione delle proprie regole a tutti.
Avrebbe dato una speranza di dignità agli esclusi, agli ultimi della terra. Avrebbe condannato una economia mondiale fondata sul profitto, sullo sfruttamento.
Qualcosa doveva cambiare al suo interno, nella struttura che dalla comunità ecumenica dei primi cristiani era progressivamente decaduta in duemila anni a istituzione di potere, con l’economia malsana dello Ior, con problemi debolmente condannati di pedofilia, con una struttura assolutamente maschilista e con le donne solo in funzioni di servizio.
E non a caso, per questo cambiamento, era stato scelto il cardinal Maradiaga, l’uomo che nel 2003, ai giorni dell’attacco all’Irak di Saddam Hussein, aveva dichiarato che “le vere armi distruttive e di massa che stanno minando l’umanità sono la povertà e l’ingiustizia”…

Sono passati due anni, anzi, ne sono passati tre nei quali Papa Francesco ai credenti con le “Evangelii Gaudium” e “Amoris laetittia” ha dato il segno di una comunità ecclesiale che vive l’amore di Dio e del prossimo. Ha voluto l’anno santo della Misericordia, la scelta dell’accoglienza, della comunità, dell’amore. Ha voluto il rispetto per tutte le religioni ed intensificato il dialogo interreligioso “come base per una prospettiva di pace” nel discorso del Segretario di Stato, card. Pietro Parolin in un convegno al moribondo Senato il 6 maggio…
E per tutte le donne e gli uomini sulla terra con la “Laudato sì” ha tracciato la strada per una umanità rispettosa dell’ambiente, libera dallo sfruttamento e dalla logica del profitto. E in questi ultimi giorni ha chiesto all’Europa: “Cosa ti è successo?” e le ha additato un Nuovo Umanesimo che sappia integrare, dialogare, generare.

Ma forse anche alla “sua” chiesa dovrebbe chiedere: “Cosa ti è successo?”
Perché è sempre più evidente che le resistenze al nuovo corso stanno diventando più aspre. Con rinvio delle scelte, con decisioni che spariscono, con parole di dissenso.
-Come nella Conferenza Episcopale degli Stati Uniti dove non si accetta che il profitto non sia lo strumento di sviluppo e di progresso…
-Come per la riforma della Curia: dei lavori e dei tempi della commissione degli otto non si ha più notizia (dovevano finire l’anno scorso)…
-Come per il giudizio sulle apparizioni di Medjugorje, più volte dato per imminente e sparito nel nulla …
-Come per il ruolo delle donne nella Chiesa, con resistenze alla volontà del Papa e negazione della realtà, con preclusioni che non esistevano neppure duemila anni fa, quando nella chiesa delle origini c’erano donne diacono (e sia chiaro, in un’epoca in cui a Roma non erano ammesse donne nel senato nella gestione della vita pubblica o al senato)…
-Come per “l’Osservatore Romano on line”, nel quale si è riformata con più evidenza la sezione “Donne, Chiesa, mondo”, ma un dibattito su un tema che già il card. Martini aveva indicato, quello del sacerdozio alle donne, non è mai comparso…
-Come per la Conferenza Episcopale Italiana che per le unioni civili (dimenticando la giusta scelta di non ingerenza che papa Francesco ha adottato e le parole del Vangelo: “a Cesare quello che è di Cesare, a Dio quello che è di Dio”) ha ritenuto di dover interferire condannando duramente la scelta del voto di fiducia chiesto dal governo (anche per me da condannare, ma da cittadino con diritti costituzionali) con un intervento del suo segretario, mons. Galantino. Quello stesso che ha detto del mondo politico italiano: “un puzzle di ambizioni personali all’interno di un harem di cooptati e di furbi”. Anche questo condivisibile (forse “non in toto”) ma sempre da cittadino …

C’è da sperare che i cattolici di tutto il mondo diventino cristiani, sulla via indicata da papa Francesco. Il mondo sarebbe migliore.
C’è da sperare che l’istituzione che li comprende da “una, cattolica ed apostolica” diventi anche “cristiana”. Che viva sinceramente l’anno della Misericordia.
Non lo è, non lo è ancora. E tante, tante sembrano le sedimentazioni di un potere passato, le contrapposizioni ai cambiamenti anche con la convinzione di essere nel giusto.
Che succede, che succede in Vaticano?

di Carlo Faloci