Una parola chiara sul “sovranismo”

Anno inventato una nuova categoria politica, il cosiddetto “sovranismo”. È inutile cercare questo termine nei vocabolari, non c’è. È un neologismo, una “parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso (per es.,modellismo, servosterzo), o introdotta con adattamenti da altra lingua”[1]. Nei vocabolari stampati troverete i termini “sovranità” o “sovrano” ma non sovranismo. Per ora è come un contenitore vuoto dove ognuno può metterci quello che gli pare. Così troverete il termine sovranismo nelle banche dati internet con definizioni molto diverse tra loro, alcune incomprensibili o confuse, segno evidente che il termine non ha ancora acquisito il suo significato definitivo. [2]

Più volte nel corso della storia si sono inventati dal nulla termini per cercare di camuffare i veri scopi di movimenti politico-sociali che nascono sul terreno dello scontro fra le classi sociali in particolare di quelle che detengono il potere economico-politico. Sì perché lo scontro tra le classi non è solo fra quelle ricche e quelle povere, ma anche all’interno delle stesse classi sociali, soprattutto di quelle ricche. Si usano formulazioni fumose e quindi truffaldine, magari per cercare di dare una nuova verginità a politiche o idee che la storia ha bocciato e sconfitto. È il caso del “sovranismo” che si presenta come una variante del vecchio nazionalismo che tante devastazioni e lutti ha provocato proprio in Europa.

I “sovranisti” sarebbero, stando alla definizione riportata da wikipedia, quelli che vorrebbero difendere una non meglio precisata “sovranità nazionale” (con tutto il corredo di difesa delle frontiere e fobie contro i migranti) contro l’avvento degli “Stati Uniti d’Europa”. Sarebbe una dottrina nata in Francia e che avrebbe una valenza principalmente anti-europea. In realtà sono movimenti politici che vogliono nascondere lo scontro tra il capitalismo imperialistico nord-americano, imperniato sugli USA e sui loro più stretti alleati economici, in particolare la Gran Bretagna, e il capitalismo altrettanto imperialistico incentrato sull’Unione europea basato sull’asse Francia-Germania. Due sistemi imperiali formati da multinazionali gigantesche che si scontrano e che nascondono questo loro scontro dietro parole fumose e ingannevoli quali libertà, sovranismo, democrazia et similia, che non hanno alcun significato se vengono cancellate le classi e la lotta tra esse. Quando si imbrogliano le persone le guerre riescono meglio e la gente pari si scanni con più allegria!

Il capitalismo imperialistico USA ha interesse a disgregare o distruggere il capitalismo imperialistico dell’Unione Europea e a fomentare la nascita di vari nazionalismi ribattezzati con il termine di sovranismo. Questo in sostanza si nasconde dietro il termine sovranismo.

Non è un caso, infatti, che il principale ideologo del cosiddetto sovranismo sia lo statunitense Steve Bannon, colui che ha diretto la campagna elettorale di Donald Trump portandolo alla vittoria e che vuole realizzare proprio in Italia una “scuola politica di sovranismo”. E vuole farlo in Italia utilizzando un monastero del 1200, la Certosa di Trisulti di Collepardo in provincia di Frosinone, che è stata messa sul mercato dal Ministero dei Beni Culturali ai tempi del governo Gentiloni. Coinvolto in questa scuola anche un cardinale di Santa Romana Chiesa, un altro statunitense, il cardinale Burke, capofila di coloro che si oppongono a Papa Francesco a cominciare dalla questione dei migranti fino a tutto ciò che egli ha detto in tema di difesa dell’ambiente e di lotta decisa alla guerra e alle industrie degli armamenti.

I cosiddetti sovranisti italiani (Lega, Fratelli d’Italia, M5Stelle, et altri) non sarebbero altro che la lunga mano del capitalismo imperialistico nord-americano (altro che difensori della sovranità nazionale) che vuole mantenere intatto il proprio potere politico-economico nella vecchia Europa ed anzi espanderlo. E pretendono persino che i paesi europei della NATO raddoppino il loro contributo economico alle spese militari dell’alleanza atlantica. E dato che il capitalismo imperialistico della vecchia Europa non vuole cedere il passo ma vuole anch’esso competere sul mercato mondiale, ecco allora che si soffia sul fuoco dei “sovranismi” che altro non sono che i vecchi nazionalismi imbellettati, con tutti a proclamare il “prima gli italiani”, “prima i francesi”, “prima i polacchi”, e via ragliando, ma tutti proni agli USA e alle sue multinazionali. Il risultato, nei piani del capitalismo imperialistico nord-americano, sarà la distruzione della vecchia Europa e la formazione di tanti stati “sovranisti” a parole ma in realtà sottomessi ai voleri degli USA. Si ripercorre la strada che ha portato alla prima e poi alla seconda guerra mondiale sul suolo europeo. Ma lo si fa usando parole “nuove”, così l’inganno riesce meglio. È un vecchio trucco che funziona sempre.

In sostanza i cosiddetti sovranisti proclamano a parole una cosa ma vogliono realizzare l’esatto opposto. È un classico della “politica” di tutti i tempi. Ma per capire la vera natura di un movimento basta prestare attenzione ai soldi che questo movimento usa. Segui i soldi, dice uno slogan caro a tutti gli amanti dei romanzi gialli per scoprire il colpevole di un delitto. Dimmi chi ti paga e ti dirò chi sei, si può dire di tutti i movimenti politici di questo mondo. Sono gli interessi economici il motore della storia sociale dell’umanità.

Del resto non è una cosa nuova nella storia politica di questi movimenti politici che hanno le loro radici nel fascismo e nel nazismo, un insieme esplosivo del peggio che ha espresso finora l’umanità. Si scrive sovranismo ma si legge anche come nazionalismo, o fascismo, o nazismo, o razzismo. I sovranisti si presentano, grazie alle TV che li imbellettano, come delle vergini politiche ma sono in realtà delle vecchie e luride baldracche. E ci scusino le baldracche. Vendono merce avariata. Il loro armamentario ideologico, culturale, religioso è lo stesso dei poteri economici e politici di tutti i tempi basati sulle menzogne e sul divide et impera, sui roghi e sulla caccia alle streghe.

Avremo modo di ritornare su tali argomenti su cui, ne siamo sicuri, saremo bombardati mediaticamente nei prossimi mesi, fino alle prossime elezioni europee, a tutte le ore del giorno.

Giovanni Sarubbi

NOTE

2Vedi ad esempio la definizione che ne da il vocabolario Treccani on-line treccani.it)