MASSACRI

Massacri, genocidi, torture, violenze, stupri, massacri, massacri.una parola forte, intensa, che da sola indica la drammaticità degli eccidi passati, presenti e futuri. Le Fosse Ardeatine, 335 innocenti, civili, militari italiani, ebrei, prigionieri politici e detenuti comuni,   massacrati a Roma il 24 marzo 1944 dai nazisti agli ordini del colonnello Herbert Kappler, trucidati con un colpo alla nuca.

Alle 15.30 del 24 marzo 1944 gli innocenti-prigionieri vennero suddivisi in gruppi di 5 e condotti nelle gallerie poco illuminate della vecchia cava di pozzolana sulla via Ardeatine. All’entrata del luogo di esecuzione il capitano Priebke richiedeva il nome del condannato che veniva fatto inginocchiare, poi i soldati nazisti all’ordine del capitano Schütz, sparavano un colpo di pistola dall’alto in basso, dalla nuca al collo. Il colonnello Kappler prese parte al secondo turno di eliminazione, il capitano Priebke invece sparò con il terzo turno. Alcuni cercarono di resistere ma furono sottomessi con la forza. L’enorme numero di cadaveri venne accatastata per fare spazio alle altre eliminazioni, per accelerare i tempi fecero salire le vittime sopra lo strato di cadaveri, si formarono stratificazioni di corpi, innocenti, in un mare di sangue. Molti non morirono con il primo colpo alloro furono colpiti più volte, in testa, tra la nuca e il collo. Massacro. Massacri.

Massacri. La serie di quadri di Renato Guttuso in cui è rappresentato l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la grande tavola intitolata “Fosse Ardeatine” del 1950 che rievoca l’ammasso di corpi nel momento della esecuzione. Un eccidio che non vogliamo dimenticare, per mantenere vivo l’impegno alla lotta antifascista, ieri ma ancor di più oggi. Per mantenere vivo l’impegno contro tutti i genocidi, massacri, stupri e violenze che avvengono nel mondo. Per dire mai più eccidi e massacri, sulla terra ferma e nel mare. Il quadro di Guttuso, in copertina, è un monito contro tutte le barbarie a cui assistiamo ancora oggi. Basta massacri. Basta sangue innocente. Basta. Basta. Basta. Basta. Basta. Basta. Basta massacri. Basta sangue innocente.

Per ricordare gli innocenti massacrati dai nazisti, per non dimenticarli, per farli vivere ogni giorni da qui a venire, pubblichiamo le loro foto, i loro nomi, 335 nomi, 335 foto, affinché ogni foto sia uno di noi. Ogni nome sia uno di noi. Affinché il sangue degli innocenti scorra nelle nostre vene per farci sentire le urla di tutti gli innocenti che muoiono massacrati dalla violenza fratricida che attraversa il mondo. Foto e nomi per dire basta ai massacri. Basta agli eccidi. Basta.

di Claudio Caldarelli