Dell’onestà
Quando mi trovo in un bar, ascolto sempre i discorsi che fanno gli altri avventori tra un caffè o cappuccino e un cornetto al cioccolato. Mi diverte farlo e pur se bevo il caffè in un nano secondo, rallento tutti gli altri rituali, come prendere un tovagliolino per pulirsi le labbra, tirare fuori il portafogli, far finta di cercare gli spiccioli e quant’altro. La gente ormai ha perso il senso del pudore, al bar si confessano più che dal confessore e non è raro che si venga messi a conoscenza di fatti e fattarelli davvero gustosi. La scorsa settimana un signore a proposito di un noto politico diceva che per lo meno (il suo collega aveva sostenuto che fosse un incapace) era onesto. Si è scatenato un putiferio.
Il collega ha cominciato a ridere come un forsennato, contagiando tutti, che alla battuta s’erano all’inizio trattenuti. Il poverino non si rendeva conto del perché ridessero: non aveva seguito in Tv (forse era uno di quelli che preferiscono leggere o di quelli che, se proprio costretti guardano solo il canale Rai 5) la querelle tra l’ultimo sostenitore dell’integrità morale ed il resto del mondo. Mi sono avvicinato a lui e gli ho suggerito nell’orecchio, fingendo di ridere pure io di fare altrettanto, per evitare qualche delazione e di conseguenza la deportazione in qualche campo di rieducazione. Il poverino non sapeva che pochi giorni prima l’onestà e tutte quelle virtù fondamentali per vivere in una società civile erano state bandite e chi si fosse ostinato a ritenerle tali ancora, sarebbe stato rinchiuso (appunto) in campi di rieducazione, dove sarebbe stato costretto a seguire un programma molto fitto, che aveva come principali materie tra le altre, l’evasione fiscale, approvvigionamento indebito di risorse collettive, sfruttamento del lavoro, falso in bilancio, corruzione, collusione eccetera. Di sera la gravità delle lezioni, tenute da docenti di elevata immoralità, sarebbero state alleggerite con i palinsesti televisivi, molto evasivi, di note emittenti. Con la buona pace di tutti quei moralizzatori da strapazzo, finalmente dai prossimi mesi ognuno potrà fare quello che vuole. Cito solo alcuni esempi: gli studenti potranno picchiare tutti gli insegnanti in modo gratuito, senza correre il rischio di essere bocciati e si potranno importare immigrati per farli lavorare e pagarli il meno possibile. Insomma, di carne a cuocere ce n’è tanta.
Per dirgli tutte queste cose l’ho aspettato fuori. Stava per sentirsi male. L’ho sorretto e l’ho aiutato a sedersi in macchina. Prima che andasse via gli ho detto di farsi coraggio e che, se vuole, se gli interessa, c’è un gruppo sparuto di persone (senza passamontagna) che crede nel bene comune e che accoglie volentieri i sostenitori dell’onestà (almeno quella).
Paolo Sabatino