I MISTERI INTORNO A NOI

silviaVIAGGIO NELLA REALTÀ NASCOSTA

di Silvia Amadio

Come negare il fatto che il mistero ha sempre accompagnato la vita dell’uomo fornendo interrogativi, quesiti insoluti, domande senza risposta evidente, fatti reali che ci lasciano senza spiegazioni? Il libro della giornalista e scrittrice Paola Giovetti studiosa che si è sempre occupata di ricerca nel campo del paranormale, ci apre lo scenario al mondo dell’inspiegabile, presentandoci una tale quantità di misteri irrisolti che non è possibile rimanere senza parole. Sin dai primi pensatori e filosofi, si è cercata risposta a domande fondamentali riguardanti l’esistenza: chi siamo, che scopo ha la nostra vita, abbiamo un’anima immortale che sopravviverà a questo nostro vivere terreno, esiste un aldilà oppure tutto termina con la morte corporea. Socrate usava spronare i suoi allievi consigliando loro di coltivare la cura del proprio essere e della propria anima, la conoscenza del proprio “sentire”, la comprensione delle proprie emozioni. Addirittura, usava la parola greca “frontis” che significava sia l’atto di meditare, sia l’atto di curare, ovvero invitava a riflettere e meditare sui propri sentimenti, sui propri pensieri e sulle proprie sensazioni ed emozioni in modo da “cogliere la realtà” e con essa cogliere il mondo intorno a noi. Un pensare vivo, un pensare con il cuore significava anche aver cura di sé stessi e della propria anima. Si sa che l’autocomprensione aiuta a “pensare il sentire”, il “flusso di coscienza” come lo chiamava il filosofo contemporaneo Husserl che invitava a seguire il suo metodo fenomenologico per portare alla luce i propri pensieri e soprattutto il proprio sentire: “fermati e descrivi ciò che stai provando” era il suo invito, metti fedelmente in parole ciò che si manifesta come sentire per riuscire a comprenderti in maniera ottimale.

Ecco quindi, che la Giovetti riporta nel suo libro decine e decine di casi paranormali, di casi non spiegabili con la logica, casi che escono da ciò che consideriamo “normale”, in parole povere, da ciò che la società tradizionale considera fuori norma. Apparizioni, voci, ricordi di vite passate, premonizioni, presagi, profezie, una serie di esperienze totalmente fuori dal normale che esistono da sempre e per sempre esisteranno. Avendo una stretta relazione con la vita dopo la morte, la Chiesa in genere è restia nel contemplare questo tipo di fenomeni all’interno della sua dottrina, si tratterebbe di portare prove e documentazioni per avvalorare tesi difficili da spiegare. Quando si tratta di parlare di argomenti spirituali, è chiaro a tutti che in materia di fede, non si può “provare” nulla, ogni cosa è affidata alla valutazione soggettiva e alla capacità individuale di discernimento. Anche la scienza ha tentato in molti modi di razionalizzare i casi misteriosi, di illuminare gli angoli bui e di fare luce su ogni fenomeno poco spiegabile con la tradizionale ratio mentis. Nel libro della Giovetti vengono elencati una quantità di casi concreti e ben documentati, che offrono uno spunto di riflessione che ci permette di oltrepassare i tanti limiti messi in maniera preventiva, solo per mancanza di spiegazione logica. Anche il notissimo filosofo Immanuel Kant nel suo libro del 1766 “Sogni di un visionario”, narra l’esperienza dello scienziato, mistico e veggente svedese Emanuel Swedenborg, uno dei personaggi più interessanti e particolari di tutto il Settecento. Kant narra ben tre episodi della vita del veggente scienziato svedese, che passava da studi con il microscopio a studi con il telescopio, proprio per sottolineare l’importanza di dover abbracciare l’intera complessità della natura che ci circonda, per poter affermare sia un fatto scientifico, sia para-scientifico. In effetti Swedenborg si dedicò molto anche alla conoscenza di sé stesso, attraverso i suoi studi di psicologia (che al tempo ancora non era denominata così), perfezionò alcuni metodi per autoascoltarsi, una sorta di autoipnosi che usava sin da quando era bambino e pregando meditava sulla Sacra Scrittura cadendo in uno stato meditativo molto vicino alla perdita di contatto con il mondo esterno. Ebbene Kant ci racconta di come questo scienziato, seguendo il suo cammino spirituale interiore, era riuscito ad attraversare altre dimensioni, a viaggiare nel tempo e nello spazio, dando documentate dimostrazioni di quello che aveva visto e sentito. Questa sua capacità di entrare così in profondità, poteva portarlo a vedere molto lontano (troppo lontano, affermò lo psicologo americano Wilson Van Dursen che ha dedicato i suoi studi a Swedenborg) addirittura ad avere visioni ed esperienze che lo avvicinarono sempre di più alla conoscenza di Dio.

C’è un mondo dietro a questi temi, ed è difficile negare che questo tipo di fenomeni possano essere interessanti sotto tanti punti di vista. Invito comunque alla lettura del libro della Giovetti “I MISTERI INTORNO A NOI”, opera ben strutturata nella quale la scrittrice, da grande esperta del paranormale, con grande competenza è rimasta super partes, limitandosi a riportare casi studiati e ben documentati, offrendo a tutti noi la possibilità di aprire quella porta che conduce ad una realtà nascosta e difficilmente visibile da tutti. Il viaggio inizia qui

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