Fiducia Supplicans e il dissenso tradizionalista

Ieri durante l’incontro col clero diocesano romano un sacerdote congolese ha rivolto a Papa Francesco una domanda precisa su Fiducia Supplicans, il documento della Dottrina della Fede che apre alla benedizione delle coppie “irregolari” tra cui quelle gay. 

La spaccatura con Roma era stata clamorosa, dolorosa, inaudita da parte delle chiese d’Africa. 

Varie conferenze episcopali africane si erano opposte alla dichiarazione firmata dal Papa, il Cardinale Sarah, prefetto emerito per la congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti, aveva scritto un lungo intervento infuocato esortando i vescovi a non accettarne i contenuti. È stato necessario l’intervento chiarificatore del cardinale Ambongo, presidente del Simposio delle conferenze episcopali africane, per ribadire un per nulla scontato “siamo con Pietro” assieme, comunque, al fermo rifiuto di tutta l’Africa verso qualsiasi forma di benedizione a coppie gay. 

Durante l’incontro di ieri col clero romano il Papa, che ha ascoltato per molto tempo le domande dei sacerdoti impegnati a Roma, ha riposto al sacerdote congolese dando per acquisita la posizione intransigente africana comprendendo che, in Africa, nel cristianesimo africano, benedire coppie gay risulti sostanzialmente inconcepibile. 

Io credo che divisioni così profonde non si registrassero nella Chiesa Cattolica da quelle teologico-politico-filosofiche che portarono alla cristallizzazione del dogma durante i primi 5 secoli dell’era cristiana. 

Che cosa sta succedendo nella Chiesa? 

Cosa dà adito a tali e tante spaccature? 

Si rileva una polarizzazione sempre più aspra tra una “sinistra” progressista e una “destra” tradizionalista sempre più divise tra loro. 

Questa scissione risale, almeno, al Vaticano II, e sembra divaricarsi sempre più. 

La superficie trema perché vacilla il fondamento. Il Fondamento non è altro che la comprensione della Fede per come essa si è data, a tutti i livelli, negli ultimi 2000 anni. Tale paradigma di interpretazione della Rivelazione è sempre meno credibile, non regge più. 

Un nuovo paradigma andrebbe completamente riformulato, senza con questo rimuovere completamente il precedente. Sarebbe necessaria un’operazione culturale della portata di quella attuata dai Padri nei primi 4 secoli di storia cristiana. 

Il tema si potrebbe sviluppare. 

È un processo di portata secolare appena avviato. Almeno credo. Parlo con umiltà. 

Giacomo Fagiolini 

 

 

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