Non chiedete cosa si può fare per voi

Ho pensato spesso, dice l’eretico, a cosa si possa fare per dare una mano, in questo momento terribile di pandemia, a chi è impegnato a livello di lavoro sanitario, di governo, di parlamento, di amministrazioni locali, cioè dovunque si operi per noi. Cioè per farci rischiare meno, sia per la salute, sia per l’economia.

È questo un momento, pensa l’eretico, in cui rischia gravemente l’economia nazionale, in particolare per l’enormità del debito che sta scaricandosi sulle future generazioni.

Eppure non si sente più parlare:

  • di lotta all’evasione fiscale sicuramente superiore a 100 miliardi annui di euro (il pur grandissimo aiuto del Recovery Fund, al confronto,  è solo di 209 miliardi!)
  • di tassa patrimoniale, se non per rifiutarla (ricordo che Einaudi, il primo presidente della repubblica, ne parlò come scelta non fiscale, ma etica)
  • di riformdel catasto (si riteneva necessaria già nel 1950, ma non è stata mai attuata)
  • di ripresa di fiducia della popolazione, visto che i depositi di conto corrente (continuano a crescere, anche se praticamente senza interesse se non per le banche, e nelle valutazioni più recenti assommano ad almeno 1770 miliardi di euro).

Non solo, osserva l’eretico. Ci preoccupiamo delle difficoltà degli alberghi, dei bar, dei poveri sciatori che non potranno andare a Natale sui campi da neve (ma negli ultimi anni, la prima neve non era caduta a gennaio?), ci lamentiamo dell’impossibilità delle natalizie riunioni conviviali, eccetera…

E soprattutto, addebitiamo al più debole governo che la repubblica ha mai avuto errori e colpe non sue, ma dei governi degli ultimi trent’anni, che chiudevano ospedali, non assumevano medici e personale sanitario, riducevano i fondi per le scuole di specializzazione, aprivano a dismisura le aperture di esercizi commerciali e di imprese (ricordate? Dicevano che la concorrenza avrebbe ridotto i costi, fatto sparire gli esercizi meno validi, ridotto le abitudini di evasione fiscale…)

E si ostinano, i nostri giornali cosiddetti liberi e indipendenti, a fare incredibili confronti con la Germania che è da decenni forte di maggioranze stabili o di alleanze corrette, quasi senza debito pubblico, in cui la premier Angela Merkel con i Lander decide restrizioni dure ma necessarie che da noi sarebbero immediatamente contestate da forze politiche (di opposizione, ma non solo), da regioni, da associazioni imprenditoriali, da giornalisti, e così via.

Forse potrebbero riflettere sul perché lo spread tra Italia e Germania, pur migliore rispetto al passato, sia dell’ordine di 110-120, rispetto all’intervallo 10-60 della media europea e agli estremi negativi di Ungheria: 280-290 e di Polonia: 190-200.

Ma noi, davvero non possiamo fare niente? All’eretico viene in mente il discorso che Kennedy rivolse agli americani all’atto del suo insediamento: 

<<Miei concittadini del mondo, non chiedete che cosa l’America vuole fare per voi, ma che cosa insieme possiamo fare per la libertà dell’uomo>>.

Per il nostro paese, è il pensiero dell’eretico, possiamo dare almeno un contributo alla lotta all’evasione, non facendo più pagamenti in moneta e non comprando più da chi non accetta altro. E magari non indignarsi se il governo decidesse che i depositi dei conti correnti (per esempio, 2 centesimi per ogni somma superiore a 50 mila euro) fossero vincolati in buoni del tesoro per 5 anni, con un interesse annuo dell’uno per cento. L’interesse sarebbe dell’ordine di quello bancario, la cifra impegnata, garantita, sarebbe modestissima, di mille euro ogni cinquantamila, e lo stato potrebbe disporre di almeno 25 miliardi/anno (l’equivalente del Mes, tanto per capirci).

Nel suo discorso, aggiunge l’eretico, Kennedy disse poi: insieme, parola che oggi si usa poco, e magari solo per chiedere il cenone di fine anno. E insieme per noi deve dire che tutti dovremmo impegnarsi per un miglioramento dei più deboli, dei più diseredati. Magari anche solo con un cioccolatino o una mancetta a chi ti consegna un pacchetto di Amazon.

Kennedy disse anche: per la libertà dell’uomo. E per noi, commenta l’eretico, deve significare libertà nei diritti, e quindi sentirsi chiamati in causa per tutte le ingiustizie che vediamo.

Ma deve significare anche libertà dal bisogno.

E forse dovremmo anche seguire di più l’attenzione che viene data, per esempio in Cina, ai bisogni della popolazione. Pochissimo si è detto sull’iniziativa di costituire una comunità Cina-Pacifico, per realizzare, passo dopo passo, una realtà a beneficio della popolazione dell’Asia-Pacifico.

 Ed anche che negli ultimi 40 e più anni di riforme e apertura, più di 700 milioni di persone in Cina sono uscite dalla povertà, contribuendo a oltre il 70% della riduzione della povertà globale. E che delle circa duemilanovecento contee nelle quali è suddiviso il territorio cinese sono state portate a liberarsi dalla povertà estrema le ultime quattrocento.

C’è però anche qualcosa, è la considerazione dell’eretico, che oggi preoccupa, che è lontana dal pensiero del presidente americano che parlò di Nuova Frontiera e che fu ucciso nel 1963, certamente anche per l’impegno a definire la legislatura dei diritti civili.

È la scelta del partito repubblicano di pensare “prima i bianchi”, è stata ed è l’ostinazione di Trump di non accettare il risultato delle elezioni che hanno portato alla vittoria Biden, ostinazione per di più accompagnata da stupide provocazioni al mondo islamico, è l’idea di fare diventare sistematica l’antica stranezza delle elezioni presidenziali Usa, per cui, anche se gli elettori in una parte del paese non sono più saggi o più degni degli elettori di un’altra, pure i voti di coloro che vivono in certi stati contano sempre di più.

Forse, dice l’eretico, le contraddizioni dei paesi che finora hanno dominato la politica e l’economia del mondo cosiddetto civile lo stanno portando a un declino.

Forse la crisi della pandemia da corona virus, accompagnata da tante ingiustizie che si verificano nel mondo, condurrà a un mondo diverso, a nuove civiltà, ad un nuovo umanesimo. Ma ci vorrà l’impegno e la dedizione di tutte le persone di buona volontà.

di  l’Eretico

 

Print Friendly, PDF & Email