Politicando

Proprio quando la politica sembrava aver dato tutto, affondando nel baratro del qualunquismo, come un faro nella notte ecco apparire una luce.
Dj Francesco, ma preferisce esser chiamato Francesco Facchinetti, lancia la sua proposta politica. Un movimento (a)politico che possa risolvere i problemi italiani attraverso il lavoro. Per inciso, noi lavoriamo e lui risolve i problemi. Ero lì per lì per lasciarmi prendere dall’euforia e brindare con mia moglie quando arriva la tegola: anche Adinolfi si butta in politica.
E ora chi voto? Muovo a tempo il bacino e vado col capitano Uncino oppure sostengo Adinolfi, almeno in senso metaforico? Il Popolo della Famiglia è un bel nome per un partito fondato da uno che ha due famiglie e si è sposato a Las Vegas. Suona promettente. Magari allargherà (scusate il gioco di parole) questa filosofia a tutti, potremo partecipare al Family Day e farci i fatti nostri. Però pure “Volare” promette bene, a Radio2 Facchinetti ha spiegato alla Pivetti come intende muoversi e alla domanda: “Le è chiaro cosa si propone di fare Francesco Facchinetti?”, l’ex Presidentessa della Camera ha risposto: “No, ma mi piace”. Come resistere?
Di delusioni in passato ne ho prese, ricordo ancora le entusiasmanti parole che mi portarono alla Margherita tempo fa, spinto dalla verve di una giovane politicante che aveva catturato il mio cuore.

Ho ricercato il vecchio discorso, val la pena ricordarne uno stralcio significativo: […]”devo dire che. Ecco. Sicuramente mi piace molto la politica. [brusio del pubblico] Scusate, se potete alzare il silenzio, perché non è carino che ridete così! Grazie, eh! Eeh. Quindi sono molto contenta. Allora, innanzitutto il rapporto dei giovani con la politica credo che sia molto in difficoltà. Questo perché, chiaramente, leggendo il quotidiano, diversi titoli sono fatti in maniera illeggibile per un ragazzo di quattordici anni, che sicuramente passa alla pagina sportiva, piuttosto che leggere. Io mi sono presa dei ritagli. Ecco, ad esempio, questo titolo: “Primarie: l’allarmo. L’allarme della Quercia. Fassino e Veltroni: Prodi leader, ma niente giochetti, serve un vertice”. Allora, un ragazzo di quattordici anni, chiaramente, “primarie” non sa cosa. Che cosa vuol dire. [ride] “L’allarme della Quercia” neanche, quindi sicuramente si va a leggere la pagina sportiva. Quindi io credo che bisognerebbe. Appunto, come diceva la [indica la persona al suo fianco, ma non se ne ricorda il nome] sì, Bruna [ride]. Credo che veramente bisognerebbe fare un’ora a scuola di politica: insegnare ai giovani la politica a scuola. Anche un’ora: per sapere com’è nata la politica, com’è la storia della politica. E quindi credo che questo sia una cosa, ‘nsomma, che servirebbe sicuramente ai giovani. Eppoi, uhm. Ecco, io metterei anche la mia faccia per degli ideali. Che sono, appunto, la guerra”[…]
Fu un fuoco di paglia però, non riuscì mai a far scoppiare la guerra. 
Posso dar torto a questa manica di aspiranti politici dell’ultim’ora? Non posso. Si son fatti due conti e tutto sommato, cos’hanno loro in meno di altri?
Basta guardare solo gli ultimi giorni, senza fare ricerche approfondite. È difficile essere migliori di un Buonanno che dà del figlio di puttana al neonato di Vendola? O del condannato per truffa aggravata Sgarbi (uomo di grande cultura) quando afferma che i bambini si attaccano alle tette e non ai coglioni? È davvero difficile esprimere contenuti politici sotto forma di tweet e passare le giornate tra una trasmissione e l’altra, come Salvini? Andate sul suo profilo twitter, fate una ricerca. Controllate quanti post sono dedicati a suggerire ai suoi follower di seguirlo in una qualche trasmissione tv e quanti a suoi interventi politici nelle sedi competenti. Davvero DJ Francesco non ce la farebbe?
È difficile essere migliori di quei politici con stipendi da capogiro che riescono a indignarsi solo quando c’è da pagare il conto alla Buvette della Camera? È normale che il barista debba chiedere prima gli scontrini proprio a coloro che dovrebbero rappresentare la massima espressione della civiltà e moralità di un Paese?
Sì che è normale, siamo in Italia. E quindi, forza Francesco e forza Adinolfi! Il futuro era lì a portata di mano, bastava solo scavare.

di Marco Camillieri

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